Matera - Capitale Europea della Cultura 2019
Inseriti nel 1993 dall’Unesco nel Patrimonio Mondale dell’Umanità, famosi in tutto il mondo, i Sassi di Matera sono un intricato avvicendarsi di vicoli e scale, di grotte e palazzotti signorili, di archi e ballatoi, orti e ampie terrazze da cui sbucano improvvisi, i caratteristici comignoli o i campanili di chiese ipogee. Un condensato storico artistico di spazi ricavati nel tufo.
Matera è il capoluogo lucano, situato a 400 metri sopra il livello del mare e attivo già nell’era neolitica, come dimostrano i reperti conservati all’interno del Museo di Ridola. Una città in cui hanno convissuto culture differenti ed eclettiche, dalla preistoria alla modernità.
Pisticci
Porto degli Argonauti sorge nell’incanto della costa ionica, a Marina di Pisticci, che trae il nome dalla più interna località di Pisticci. Molto probabilmente il toponimo deriva da Pistoicos che in lingua greca vuol dire “luogo fedele”. Come attestano reperti storici, Pisticci è stata abitata sin dall’ Età del Bronzo. Il caratteristico abitato di Pisticci, con case bianche attaccate le une alle altre, si sviluppa su tre colli e si suddivide in sedici rioni di cui il medioevale Torrevecchia, insieme al rione Osannale, è il cuore della storia di questo centro. Nel rione Torrevecchia è infatti possibile ammirare la Chiesa di San Pietro e Paolo con altari lignei ed alcuni dipinti risalenti al 1700. Oggi Pisticci è un grande centro agricolo e commerciale del Materano. Il suo vasto territorio produce una gran quantità di prodotti tipici locali come olive, cereali e agrumi. Inoltre a Pisticci ha sede l’azienda del celebre Amaro Lucano, conosciuto a livello internazionale.
Tavole Palatine
Sulla costa Jonica sorsero nell’VIII sec. a.C. le città della Magna Grecia: Metaponto, Policoro, Siris e Pandosia. Proprio nella polis di Metaponto risiedette Pitagora sino alla morte avvenuta nel 490 a.C. Metaponto fu il centro di diffusione del suo pensiero e qui nacque la parola “filosofia”, da lui coniata. Il Tempio delle Tavole Palatine, a pochi passi dal Porto degli Argonauti, è stato chiamato fino alla fine del XIX secolo anche “Scuola di Pitagora”, in memoria del grande filosofo. Gli scavi archeologici di Metaponto e Policoro esibiscono oggi importanti reperti in musei e spazi espositivi.
Parco nazionale del pollino
E’ una delle più grandi aree protette in Italia. Interessa l’Appennino Meridionale calabro-lucano, spaziando dal Tirreno allo Ionio, dai fiumi Argentino e Abatemarco alle gole del Lao e del Raganello, dai Piani di Campolongo ai Piani del Pollino, fino ai torrenti Peschiera e Frido.
Il territorio, vasto e incontaminato, custodisce esemplari naturali di eccezionale rarità come il pino loricato, l’aquila reale e il capriolo.
Il paesaggio, coperto da vaste faggete, costellato da rocce dolomitiche, accumuli morenici e circhi glaciali, punteggiato da grotte, ospita numerosi siti paleontologici – come la Grotta del Romito e la Valle del Mercure – e archeologici, risalenti alla colonizzazione greca: santuari, conventi, castelli e centri storici come Laino Castello.
Ancora oggi qui si respira il fascino della storia legato alla vita agropastorale, alle feste popolari e alle tradizioni delle minoranze etnico-linguistiche di origine albanese del XV e XVI secolo.
La catena montuosa dei Massicci del Pollino e dell’Orsomarso raggiunge, con le sue cime, i 2200 metri di altitudine. Da qui si possono cogliere a occhio nudo sul versante occidentale le coste tirreniche di Maratea, Praia a Mare e Belvedere Marittimo. Sul versante orientale, il litorale ionico da Sibari a Metaponto.
Vi si accede dalle strade litoranee e dalle linee ferroviarie tirreniche e ioniche, dall’autostrada Salerno – Reggio Calabria, tra gli svincoli Lauria e Frascineto.
La natura e la cultura del Pollino si compenetrano creando un quadro unico di valore naturalistico e storico-archeologico: tra i principali rinvenimenti storico-artistici vi sono le chiese della Madonna del Pollino e della Madonna del Pettoruto, i santuari della Madonna della Armi e di Santa Maria della Consolazione e i monasteri del Colloreto, del Sagittario e del Ventrile.
Policoro
Sorge in prossimità della foce del fiume Agri, a cinque chilometri dal mare. Nel Museo Nazionale della Sitride sono conservati numerosi reperti archeologici dellla zona che si estende tra i fiumi Agri e Sinni. Nei dintorni, si possono visitare gli scavi di Eraclea – colonia greca risalente al 433 a.C., i cui abitanti si trasferirono in epoca medievale proprio a Policoro – e la Chiesa di Santa Maria d’Anglona risalente al secolo XI d.C.
Craco, il paese fantasma
E’ un caratteristico borgo collinare dove nel 1963 si è verificata una tragica frana che ha obbligato i circa 2.000 abitanti a una dolorosa evacuazione. Nonostante l’abbandono, Craco è un paesino di straordinaria suggestione.
Le case, intrecciate tra loro intorno al castello medievale, sono costruite in pietra e mattoni tagliati. Craco è stato scelto spesso dalle produzioni cinematografiche come set.
Anglona
Anglona è una frazione del comune di Tursi. Sul sacro colle è presente l’antico Santuario di Santa Maria di Anglona, monumento nazionale dal 1931, e dalle sue cime si può ammirare il panorama circostante che va dal Mar Ionio al Golfo di Taranto fino alle vette del Parco Nazionale del Pollino. Anglona sorge sulle rovine di Pandosia, una tra le prime colonie della Magna Grecia, distrutta nell’81 a.C. e poi riportata col nome di Anglona dalla civiltà cristiana tra il VII e l’VIII secolo.
Taranto
Si trova a 45 km dal Resort. Capoluogo pugliese e prestigiosa colonia della Magna Grecia, presenta una delle sue maggiori attrattive nel Museo Archeologico Nazionale, in cui sono conservati pregiatissimi reperti archeologici di epoca greco-romana. La visita agli “Ori di Taranto” rimane una tappa fondamentale per la conoscenza della cultura antica.
Alberobello
A soli 100 km dal Resort si trova Alberobello, località pugliese nota per i tipici trulli che ne fanno un monumento nazionale. Dislocati lungo le stradine tortuose del paese, si differenziano tra loro per i segni in calce viva posti all’estremità del tetto: croci e ostensioni, segni solari, cerchi e triangoli rappresentano la testimonianza della commistione cristiana e pagana che caratterizzava la zona nel XVI secolo.
Castellana grotte
Si trova a 90 km dal Resort. Le caratteristiche grotte scoperte sul finire degli anni ’30 dall’archeologo Franco Anelli rappresentano uno spettacolo unico e rendono Castellana una meta famosa nel mondo. L’incredibile susseguirsi di stalattiti e stalagmiti trova il suo massimo splendore nella Grotta Bianca, in cui si intrecciano sfumature e riflessi suggestivi.
Maratea
Si trova a 143 km dal Resort. E’ in provincia di Potenza e si affaccia sul Mar Tirreno.
Gode di pittoreschi paesaggi montani e costieri e di peculiarità storico-artistiche tanto da essere definita la “perla del Tirreno”. Meta indiscussa di escursioni turistiche, Maratea si distende su 32 affascinanti km di costa, tra morbide spiagge, grotte e faraglioni incastonati nel mare. Dall’altra parte montagne dolomitiche e colline.
Melfi
Si trova a 160 km dal Resort. Melfi sorge ai piedi del Monte Vulture, fu un tempo abitata da Dauni e Lucani i cui reperti archeologici sono custoditi al Museo Nazionale. In epoca medievale divenne un importante centro di snodi tra longobardi e bizantini. Oggi si apprezza il suo Duomo al centro di uno splendido borgo medievale.
Da vedere anche la suggestiva chiesa rupestre di Santa Margherita.
Pompei
Si trova a 245 km dal Resort. Fondata dalle antiche genti Osche, conserva reperti databili fino al VI sec. a.C. Completamente sepolta dalla disastrosa eruzione del Vesuvio del 79 d.C. fu riportata alla luce dagli scavi diretti da Giuseppe Fornelli nel 1860: ad oggi risultano riemersi i 3/5 dell’antica area urbana.
Lecce
Metaponto
Napoli
Calanchi
Pisticci
Bernalda
Ceramiche di Grottaglie
Castel del Monte
Polignano
Ostuni
Terra di Ulivi
Chiese Rupestri Matera
Tradizione Culinaria
Sagra del Campanaccio San Mauro Forte
Colobraro